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grüßegemüse

un diario nel periodo di corona


martedì, 10 marzo 2020

Era il martedì dopo che era stato deciso che saremmo rimasti a casa. Hanno detto che ci si poteva ancora muovere nel comune dove si viveva, così lo ho fatto e non ci ho neanche pensato. Avevo preso un appuntamento molto tempo fa a Soprabolzano e non volevo rinviarlo. Sono partita da casa e già quando ho attraversato la strada ero in qualche modo sorpresa, c'era qualcosa di diverso. Oh sì, non c'era quasi nessuna macchina sulla strada, avrei potuto attraversare quasi senza guardare. Niente, non si sentiva niente, non si vedevano le macchine, gli aerei, non c'era gente per strada, niente. Ma poi è arrivata la cosa peggiore: sono salita sul treno e di nuovo niente, nemmeno una persona, dove di solito questo treno è così affollato di persone, soprattutto turisti. Arrivata a Soprabolzano, di nuovo nessuno per strada, tranne i carabinieri, che controllavano. Ero così contenta che non mi fermassero, perché anche se non facevo nulla di proibito mi sentivo comunque in qualche modo una criminale.

Ero sola, ero spaventata. Poi ho iniziato a pensare: era la prima volta che sono rimasta davvero scioccata da quello che poteva fare un singolo, piccolo virus e era anche la prima volta che mi sono resa conto di quello che stava succedendo.


martedì, 17 marzo 2020 ->19:06

Caro diario,

oggi ho fatto io la spesa. Non solo perché i miei genitori dovevano andare al lavoro e il frigo era vuoto, no, volevo anche sorprenderli con una torta perché pensavo che li avrebbe rallegrati un po’ e cercavo gli ingredienti. Non avevo paura di altre persone che si comportassero in modo diverso. Ero già abituata a stare lontana dalle persone e a lavarmi le mani. Quando sono entrata nel supermercato con il mio super cestino della spesa, ho sentito l'aria di un cambiamento. A terra ho visto dei segni di contatori, lo scaffale dei toast che si trova all'inizio, era vuoto. Anche per un giorno feriale come il martedì c'era molta meno gente come al solito. Si vedeva il panico o la prudenza nei volti delle persone. Mi sono sentita come se fossi stata portata indietro di cinque anni quando mi comportavo allo stesso modo nello stesso negozio: mi tenevo anche a distanza dalle persone, ero disgustata da molte cose, avevo un'ossessione per l'igiene. Oggi ho avuto l'impressione che tutti fossero diventati come me a quell'epoca. In ogni caso, il nostro “M-Preis” non è più lo stesso posto di una settimana fa. Davanti al banco del pane, c'erano delle scatole di plastica, in modo che non ci si potesse avvicinare troppo, e tutti i lavoratori della mente sembravano doversi proteggere da un cadavere. Non è bello da guardare. Alla cassa si sente la situazione di tensione e i dipendenti sono facilmente irritabili. Oggi mi sono sentita come se fossi atterrata su un altro pianeta.


settimana 1 (non so esattamente che giorno sia stato)

Quello che ho capito rapidamente è che l'ambiente si sta riprendendo molto bene in questo periodo di (crisi di) Corona. In Cina, le emissioni di CO2 sono diminuite di un quarto. Un quarto è davvero tanto. Mi chiedo solo perché un virus riesca a rendere migliore il nostro ambiente e noi umani finora non siamo riusciti a capirlo da soli! Anche se ora sembra brutale, penso che questo sia ciò che ci voleva perché la gente finalmente si svegliasse e si rendesse conto che noi umani non siamo i migliori al mondo, che non possiamo sempre stabilire tutto. Il nostro mondo e/o la natura si sta riprendendo!

(Se volesse dare un'occhiata a questa pagina: https://www.tagesschau.de/faktenfinder/coronavirus-auswirkungen-klima-101.html Qui si può vedere un confronto delle emissioni di biossido di azoto (gennaio/marzo 2020) - mi fa quasi piangere quando vedo una cosa del genere)


settimana 1 e 2

I miei genitori hanno appena ricevuto la conferma che possono lavorare da casa. Mi sto rendendo conto solo ora di quanto sia importante avere un portatile. Noi, tutti e quattro, ora ne abbiamo bisogno. Ne avevo ricevuto uno già tempo fa, quando avevo superato gli esami di scuola media e poi ne abbiamo un altro per tutta la famiglia. Allora, cosa fare adesso? Che fortuna che mio padre abbia ricevuto un portatile dal lavoro per lavorare da casa e che mia madre abbia ricevuto un portatile più vecchio preso in prestito da mio zio. Il lavoro a casa è un'esperienza del tutto nuova per i miei genitori, ma anche per me l'istruzione a casa è insolita. Quello che è anche strano, è che tutti sono sempre a casa. Penso che possa essere bello. Finora era bello perché mangiamo tutti insieme e a volte si può giocare e divertirsi, ma ci saranno sicuramente ancora delle discussioni.


mercoledì 25 marzo 2020

Oggi era una brutta giornata per me: era il compleanno della mia migliore amica e avevo già pianificato una sorpresa, ma ovviamente non sono riuscita a realizzarla. All'inizio pensavo che potessi andare ancora da lei perché viviamo nello stesso comune, ma so che sua madre ha l'asma e lei sa anche che mia nonna vive nella mia stessa casa. Se avessi deciso di andare e fosse successo qualcosa, non me lo sarei mai perdonato. Giorni fa ho letto una frase: "Sono giovane, ecco perché non m’interessa il virus corona" che è il gemello di "Sono vecchio, ecco perché non mi interessa il cambiamento climatico". Penso che questa sia un'affermazione molto forte, ma penso che sia più che giusta.

Ora spero che non succeda la stessa cosa il giorno del mio compleanno, perché nondimeno compio 18 anni.


venerdì, 27 marzo 2020 -> 10:14

Caro diario,

oggi è tutto troppo. Mi sono abituata alla situazione attuale, ma diventa sempre peggio. Non ce la faccio più a guardare il telegiornale con tutti questi numeri. Persone sono diventate numeri: 9000 morti, 80.000 infettati o qualcosa del genere. Diventano sempre di più e io mi incasino. Penso che sia un incubo dal quale è difficile svegliarsi. Mentre sto avendo difficoltà ad abituarmi alle lezioni di inglese su internet, aspetto una telefonata specifica: nel corso della giornata, il risultato del test di mia madre dovrebbe arrivare. Mi chiedo cosa potrebbe cambiare per noi se fosse positivo e mi chiedo perché io non sia così sconvolta. Devo sentirmi male se mi sembra normale? Le settimane ti hanno cambiato, la vita quotidiana è cambiata, ci sono sempre delle notizie buone e cattive…

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